Tra le varie conseguenze negative, il cambiamento climatico sta rischiando di trasformare il suolo da bacino di stoccaggio del carbonio a fonte di emissioni. Infatti, in specifici contesti, quali le aree dell’Europa meridionale, l’incremento delle temperature può contribuire alla decomposizione e mineralizzazione della materia organica nel suolo, riducendo ulteriormente il contenuto, non particolarmente elevato, di carbonio organico, con conseguenze fortemente negative sulla produzione vitivinicola. Inoltre, da circa un decennio, i viticoltori si scontrano con estati torride e siccitose che comportano un sempre più frequente ricorso all’impiego della preziosa risorsa idrica. Durante i periodi di siccità, i cambiamenti nella fotosintesi, causati da variazioni dell’umidità del suolo, producono un impatto negativo sul bilancio del carbonio dell’intera pianta, con ripercussioni sulla qualità delle uve. In un simile contesto, che mette sempre più a dura prova la viticoltura regionale, è, pertanto, necessario promuovere soluzioni di gestione del vigneto, in grado di apportare tangibili e rapidi riscontri in termini di redditività, nel rispetto dell’ambiente.
Nello specifico, il programma formativo proposto si prefigge, attraverso un percorso interattivo, di fornire ai partecipanti nozioni in merito alla corretta applicazione di innovative tecniche agronomiche, quali la distribuzione di nuove matrici organiche ammendanti (compost, biochar e CB mix), ottenute da sotto-prodotti della filiera agro-alimentare, in grado di incrementare lo stoccaggio di CO2, la fertilità e la capacità di ritenzione idrica del suolo, di ridurre il rilascio di sostanze inquinanti nell’ambiente e di indurre una maggiore resistenza alle malattie, per una viticoltura sostenibile, capace di adattarsi e di mitigare i cambiamenti climatici in atto, in un’ottica di economia circolare.
Come meta per il viaggio studio è stata scelta la Toscana, Regione vitivinicola all’avanguardia, da sempre attenta al tema della sostenibilità, in un contesto di continue sfide lanciate dal cambiamento climatico in atto. Nello specifico, verranno visitati impianti di strutture la cui mission è quella di contribuire all’avanzamento dei settori strategici delle biomasse, della bioenergia e della bioeconomia, svolgendo attività di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie, nuovi prodotti, nuove catene del valore. Tali strutture operano in un’ottica di economia circolare, ricercando una perfetta integrazione nel contesto esistente, minimizzando i residui del processo produttivo originario e fornendo infine nuove opportunità di business.
Inoltre, saranno visitate aziende vitivinicole del territorio, in cui, si effettua la distribuzione di innovative matrici organiche ammendanti.
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